Travestiti da angeli di luce: il caso di Brunori Sas
MUSICA, ARTE E LETTERATURA
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Sono in molti che nell'ultima edizione di Sanremo sono rimasti colpiti dalla figura garbata e gioviale di Brunori Sas. Non può non far simpatia chi come lui decide di raccontare, sulle note della sua chitarra, la sua nuova vita di padre, scrivendo di proprio pugno parole e musica, presentandosi in giacca e papillon e sfoggiando un sorriso accattivante. L'albero delle noci è infatti il brano con cui il cantautore si è presentato a Sanremo 2025, per condividere la sua esperienza di paternità, e che gli ha permesso di salire sul podio musicale più famoso della nazione.
Peccato che proprio nei giorni in cui gli Italiani assistevano a questa scena edificante, un'altra scena di tutt'altro tenore circolava sui social. È sempre Brunori il protagonista, ospite di un vecchio podcast di Tintoria, sempre col suo sorriso bonario. Allo spettatore pare inizialmente che il cantautore stia raccontando degli episodi della sua gioventù in Toscana. Ci si aspetta che Brunori cominci a lodare le colline del Chianti, un borgo affascinante arroccato su un’altura, qualche bottiglia di buon rosso, un'opera di Piero Della Francesca o Giotto. Invece, sorridente e soddisfatto, enumera le tipologie di bestemmie che in Toscana erano e sono ancora diffuse. Sconcerta soprattutto la serenità con cui condivide questo suo triste repertorio, davanti all’intervistatore che, molto prevedibilmente, appare divertito.
A nessuno dei due viene in mente che oltre ad offendere Dio, in cui forse non credono, stanno oltraggiando la fede di tanti spettatori. A nessuno dei due passa per la testa che “Dio” non è una parola come un’altra e che sulla bestemmia non si dovrebbero imbastire discussioni linguistiche di questa natura. Che cosa diremmo se in una trasmissione pubblica si dibattesse compiaciuti sugli epiteti affibbiati agli stranieri o ai disabili? Ne rimarremmo giustamente tutti disgustati.
Invece, pare che la sua intervista non abbia suscitato alcuna polemica né all’epoca della registrazione della puntata né nel momento in cui essa, merito la visibilità ottenuta dal cantante a Sanremo, è tornata a galla. Anche i commenti lasciati sotto al video non sembrano contenere alcuna manifestazione di sdegno. Su questo tema, come spesso capita, silenzio assordante!
Possiamo solo sperare che questi silenzi diventino sempre più rari e che la riflessione di Brunori sulla paternità lo porti a considerare, prima o poi, quanto anche il rispetto per Dio e per la fede sia un valore importante da trasmettere a sua figlia.


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